Annotare, l'atto del creaare associazioni fra diversi pezzi di informazione, è un'attività molto diffusa on-line in molte forme, ma attualmente manca ancora di un approccio strutturato. Le persone commentano in merito alle risorse online utilizzando strumenti integrati nel sito web hosting, servizi web esterni, o la funzionalità di un client di annotazione. Durante la lettura di eBook, le persone fanno uso di strumenti forniti dai sistemi di lettura per aggiungere e condividere i loro pensieri o evidenziare porzioni di testo. I commenti su foto, video e tracce audio, domande o chiarimenti sui dati, mappe e messaggi dei social media o gli stessi post sono tutte forme di annotazione.

Tuttavia, l'annotazione attualmente manca di un approccio strutturato. I commenti sono installati all'interno del blog o sistema di commenti ospitato e controllato dall'editore del documento originale, o all'interno di un lettore di eBook. Essi non sono prontamente disponibili per agenzie di stampa o associazioni, ed è difficile trovare altri commenti provenienti da uno stesso autore di interesse se questi sono sparsi in diversi luoghi sul web. Purtroppo poi i commenti sono oscurati da trolling, spam o commenti banali. Queste sono le sfide sociali e tecniche.

Nel mese di aprile, il W3C ha convocato un Workshop on Annotations  per discutere su queste sfide. Oggi il W3C  ha pubblicato un Workshop summary con link a slides, video, e position papers.

Oggi il W3C invita anche alla revisione di una draft charter per un nuovo Web Annotation Working Group basato sulle discussioni venute fuori dal Workshop. Il gruppo svilupperà un approccio aperto per l'annotazione, rendendo possibile ai browser, sistemi di lettura, librerie JavaScript e altri strumenti, lo sviluppo di un ecosistema per annotazione in cui gli utenti possono accedere alle loro annotazioni da vari ambienti, possono condividere tali annotazioni, che possono anche archiviare , o usarle come vogliono.

Il pubblico è  invitato a commentare sul  draft charter.